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Patente A1

Con la patente A1 si possono guidare tutti i motocicli, che presentano contemporaneamente 3 caratteristiche: una cilindrata massima non superiore ai 125 cc, una potenza non superiore a 11 kw, e un rapporto potenza/massa inferiore o uguale a 0,10 kw/kg.

La Patente A1

Quando si è ancora piccoli, si conta quanto tempo manca per poterne guidare una e si invidiano i ragazzi più grandi che già possono sfrecciare in strada. È vero, a 14 anni si possono guidare i motorini o gli scooter, ma non è la stessa cosa. Bisogna prendere la patente A1 per salire in sella alla prima vera moto. Si tratta della classica patente per 125, il primo passo per entrare nel mondo dei centauri. Primo passo perché per quanto il prezzo della patente A1 sia abbordabile, non consente però di guidare qualunque veicolo. Ad ogni tipologia di ciclomotore, infatti, corrisponde una patente diversa. La moto, però, non è solo un sogno da adolescenti. L’ebbrezza di una guida a stretto contatto con la strada e i paesaggi, e la possibilità di seminare il traffico cittadino o le code in autostrada, sono tutti ottimi motivi per lasciare l’auto in parcheggio. Per assaporare questa esperienza, la prima cosa da fare è prendere la patente per moto 125. Vediamo ora con la patente a1 cosa si può guidare, che esami bisogna superare e il costo della patente 125.

Le Varie Specifiche:

La patente di guida A1 si può prendere a 16 anni di età e ha una validità di 10 anni fino al compimento del 50° compleanno. Dopo, il rinnovo va effettuato attraverso una visita medica ogni 5 anni fino al raggiungimento dei 70 anni. Superati i 70 anni, il rinnovo diventa triennale e dopo gli 80 biennale. Se si desidera passare alle categorie superiori, per poter guidare motocicli più potenti, bisogna attendere il 18° compleanno per la patente A2. A 24 anni, infine, è possibile ottenere la A che da diritto a guidare qualunque tipo di motociclo. Come per tutte le altre patenti, anche la A1 prevede accertamenti medici per verificare lo stato psicologico e fisico della persona. Questo sia in occasione del primo rilascio, sia nei rinnovi successivi. Patologie gravi o debilitanti, che metterebbero a rischio la vita di chi guida e delle altre persone che circolano sulla strada, bloccano il rilascio della patente ed eventualmente rinviano ad ulteriori esami.

I parametri fisici richiesti dalla patente A1 sono identici a quelli delle altre patenti A e B, e sono molto meno severi rispetto a quelli per la guida dei mezzi pesanti o per il trasporto di persone. Per prima cosa, non devono essere presenti menomazioni fisiche che richiedano l’uso di protesi o che rendano difficoltosa la guida. La vista deve poi essere non inferiore ai 10/10 complessivi e con almeno 2/10 per l’occhio più debole. L’esame può essere effettuato indossando i propri occhiali, anche se la correzione tra le due lenti deve essere compresa in uno scarto di massimo 3 diottrie. Per quanto riguarda l’udito, invece, per superare l’esame è sufficiente riuscire a sentire una conversazione ad almeno 2 metri di distanza, indossando anche eventuali protesi acustiche. Naturalmente, nella patente 125 il costo di questi accertamenti medici è da includere nel prezzo finale.

Oltre ai test psico-fisici, è necessario superare anche l’esame teorico e quello pratico. L’esame teorico della patente A1 è identico a quelli per l’A e l’A2, e nel caso in cui si disponga già di una patente B non sarà obbligatorio ripeterlo. L’esame, che solitamente si sostiene alla Motorizzazione Civile, prevede 40 quiz con la possibilità di commettere al massimo 4 errori. Gli argomenti sono quelli tipici delle patenti di guida, come ad esempio la meccanica dei veicoli, la segnaletica stradale, le norme del Codice della Strada (tra cui velocità, precedenze, distanze, sorpassi e soste), i comportamenti in caso di incidente e come prestare il primo soccorso. In caso di bocciatura, è possibile ripetere l’esame 1 mese e 1 giorno dalla data del precedente. Se si supera la teoria, si procede con la prova pratica dove vengono verificate le abilità tecniche. All’interno di un percorso chiuso, gli esaminatori testeranno la capacità di eseguire degli slalom tra dei coni, delle frenature e dei passaggi in corridoi delimitati tra coni. Si verrà penalizzati nel momento in cui si abbatteranno dei coni o si poserà il piede a terra. Successivamente, l’esame prosegue in strada per verificare il comportamento del candidato in una situazione reale.

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